Accordi di ristrutturazione debiti aziendali

Avvocato esperto in accordi di ristrutturazione debito aziendale

Tra gli strumenti di regolazione della crisi d’impresa spiccano due istituti in particolare: il Piano attestato di risanamento (art. 56 CCII) e l’Accordo di ristrutturazione dei debiti disciplinato all’art. 57 CCII.

Quest’ultimo rappresenta un mezzo di risanamento a cui l’impresa che si trovi in crisi (inteso quale lo «stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi») o in stato di insolvenza (inteso quale «stato del debitore che si manifesta con inadempimenti od altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni») ricorre per tentare di ridurre la propria esposizione debitoria nell’ottica della ristrutturazione aziendale. Si tratta quindi di uno strumento non liquidatorio, bensì funzionale alla prosecuzione dell’attività d’impresa.

Lo Studio legale Ascione Ciccarelli affianca gli imprenditori che intendono accedere ad uno strumento di regolazione della crisi nella prospettiva del risanamento aziendale e la prosecuzione dell’attività d’impresa. La predisposizione di un accordo di ristrutturazione dei debiti richiede specifiche competenze e valutazioni strategiche in vista dell’ottenimento dell’omologa dell’Autorità giudiziaria.

Tipologie di accordo per ristrutturare i debiti dell’azienda

Come definito dagli articoli 57 e seguenti del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (Decreto Legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 che ha rivisto il vecchio art. 182bis della Legge Fallimentare), il procedimento di ristrutturazione del debito aziendale, che termina con l’omologa del Tribunale, è diverso a seconda del numero dei creditori aderenti.

Il debito può essere ristrutturato nelle seguenti percentuali:

• 80% dei crediti (accordo ordinario – art. 57 CCI)
• 30% dei crediti (accordo agevolato – art. 60 CCI)
• 75% di crediti omogenei appartenenti alla stessa categoria (accordo ad efficacia estesa – art. 61 CCI)

Quali debiti dell’azienda si possono ristrutturare

Nel contesto delle procedure finalizzate alla ristrutturazione dell’indebitamento aziendale, possono essere ricompresi nella manovra di risanamento differenti tipologie di obbligazioni pecuniarie. Tra queste rientrano, in primo luogo, i debiti di natura commerciale, derivanti da rapporti con fornitori per la fornitura di beni o la prestazione di servizi funzionali all’attività d’impresa. A questi si affiancano le esposizioni di carattere finanziario, contratte nei confronti di istituti di credito o altri operatori del settore bancario e finanziario. Infine, assumono rilievo anche le passività verso l’erario e gli enti previdenziali, comprendenti le somme dovute a titolo fiscale, tributario e contributivo nei confronti di soggetti pubblici quali l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e le società incaricate della riscossione.

Perché affidarsi allo Studio Legale Ascione Ciccarelli

Si tratta di un istituto finalizzato al risanamento dell’impresa, che consente all’imprenditore di superare la crisi e/o lo stato di insolvenza, assicurando ai creditori aderenti la percentuale prevista dalla legge ed ai non aderenti l’integrale soddisfazione. A seconda della tipologia di accordo l’imprenditore può accedere ad alcune specifiche tutele quali, ad esempio, misure protettive del patrimonio (blocco delle azioni esecutive e cautelari).

È fondamentale affidarsi ad avvocati specializzati in diritto societario e fallimentare, in quanto l’accordo deve essere attestato da un professionista abilitato, che redige una relazione con cui certifica la veridicità dei dati e l’attuabilità / eseguibilità dell’accordo di risanamento dei debiti.

L’avvocato Maurizio Ascione Ciccarelli e gli altri avvocati dello Studio hanno già assistito con successo varie aziende aiutandole ad uscire dalla crisi grazie ad accordi di ristrutturazione debito.